Un gesto di cuore, nato dall'amicizia con Pietro e dall'amore per il calcio, parte dalla Sicilia e arriva fino a Varese, sperando che possa andare molto oltre e concretizzarsi in un'amichevole nel nome di Anastasi: organizzare una partita per ricordare un grande campione ma anche per sensibilizzare e raccogliere fondi a favore della ricerca contro la Sla.
L'appello arriva direttamente da un amico di vecchia data di Pietro Anastasi ed è rivolto al presidente della Figc, Gabriele Gravina, a quello della Lega Calcio, Paolo Dal Pino, e a quello della Juventus, Andrea Agnelli. Perché quel mancato minuto di silenzio sui campi della serie A è stato un gesto troppo brutto e adesso chi voleva bene a Pietruzzu chiede di ricordarlo con un evento che faccia del bene.
«Nasce tutto dall'amicizia con Pietro - racconta da Mistretta, in Sicilia, Antonino Testa - lo conoscevo da vent'anni perché lui aveva una casa qui, a Rometta in provincia di Messina, dove ci incontravamo per condividere dei momenti di festa e spensieratezza».
«Il mancato minuto di silenzio su tutti i campi mi è sembrata una cosa indegna e una delusione immensa - continua Antonino - Pietro era un campione amato da juventini e non juventini, da tutti gli sportivi italiani. Ho seguito da qui le sue condizioni di salute: il figlio Gianluca mi teneva informato e mi aveva confidato che aveva la Sla. Adesso che lui non c'è più, ho pensato a un modo con cui i vertici del calcio italiano possano riparare al mancato minuto di silenzio. Per farlo, serve il supporto delle istituzioni ma forse anche del mondo dello spettacolo: penso a Ezio Greggio, suo amico con cui festeggiava il compleanno lo stesso giorno».
E' nata così l'idea di organizzare un'amichevole a livello nazionale, ma c'è bisogno dell'aiuto della Federcalcio, della Lega e della Juventus: «Mi rivolgo a loro perché portino avanti questa iniziativa che ho sottoposto anche agli altri club. Sarebbe bello che l'incontro si disputasse a Torino o nella sua Varese. Si potrebbero coinvolgere dei giocatori ma anche le vecchie glorie».
Un'idea che arriva dal cuore di quella Sicilia di cui Pietro è stato un simbolo. «Lui qui era amatissimo - racconta Testa - era il Del Piero dei tempi nostri. Ogni volta che veniva in paese dimostrava tutta la sua autentica bontà, era sempre disponibile con tutti per fotografie e due battute».
Di lui Antonino conserva gelosamente tanti ricordi, dai momenti di spensieratezza alle volte in cui lo seguiva a Torino per assistere alle partite della Juve. «Quando ci fu la presentazione delle stelle bianconere nel 2010, ero a Torino e Pietro mi fece salire in sede dove c'erano tutti i giocatori del passato. Prima di andare allo stadio per la partita delle vecchie glorie, Anastasi dimenticò la maglia. Feci una corsa in sede insieme a Mariella Scirea per recuperarla e gliela diedi appena in tempo perché potesse indossarla in campo».
Pietruzzu sapeva guardare lontano, come quella volta durante la partita di Coppa Italia tra Juve e Fiorentina. «Ero a Torino in tribuna e lui dietro di me si mise a parlare con Marotta: quando tornò gli chiesi che cosa si fossero detti. "Di prendere Salah" mi confidò. Poco dopo Salah fece un gol spettacolare. E tanti anni prima che arrivasse alla Juve, aveva consigliato di andare su Higuain».
Infine, un pensiero alla sua Varese: «Pietro mi parlava sempre di Varese - continua Antonino Testa - era la sua casa e amava la città. Seguiva da vicino il Varese ed era molto amareggiato per la sua fine. Lo ricordo felice al Franco Ossola quando i biancorossi erano un passo dalla serie A».
Questo dunque l'appello sottoscritto dall'amico Antonino, che rilanciamo anche noi nella speranza che la memoria di Pietro Anastasi possa contribuire a combattere la malattia.
- Al signor presidente della F.I.G.C
- Al signor presidente della F.C. Juventus
- Al signor presidente della Lega Calcio
Oggetto: Incontro di calcio in memoria di Pietruzzu Anastasi
Gli amici carissimi di Mistretta (Messina) e della Sicilia, ancora scossi per la prematura morte del compianto Pietro Anastasi, e fortemente dispiaciuti per non aver visto osservare un minuto di silenzio in suo onore in tutti i campi della Serie A, invitano le Signorie Loro ad organizzare un incontro di calcio in sua memoria, a livello nazionale, e a devolvere tutto il ricavato per la ricerca sulla Sla.
Certi di un positivo riscontro, ringraziamo anticipatamente e porgiamo distinti saluti.
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