È ufficiale: il consiglio comunale di Cuneo ha un nuovo presidente, Alessandro Spedale (Cuneo Solidale Democratica), votato con 17 preferenze su 29.
L’avvicendamento – già preventivato dal nostro giornale la scorsa settimana e in effetti deciso dai gruppi di maggioranza a sostegno del secondo mandato del sindaco Federico Borgna dopo le elezioni comunali del 2017 – si è tenuto a metà del consiglio comunale del mese corrente e ha visto Spedale succedere ad Antonino Pittari, dimissionario ufficialmente una settimana fa, che ha ripreso il proprio ruolo di consigliere in forze al Partito Democratico.
Pittari ha letto una sua lettera in cui ringrazia il Sindaco e l’amministrazione in tutte le sue componenti: “Il lavoro e la dedizione della maggior parte dei consiglieri comunali ho avuto modo di apprezzarlo, e per questo vi ringrazio. Formulo all’amico Alessandro Spedale un sincero augurio di buon lavoro. Torno al banco del consiglio comunale con rinnovata passione politica, con sempre al centro della mia attività i concetti di libertà e giustizia sociale”.
Gli interventi dei consiglieri che si sono susseguiti, che hanno visto prendere la parola Umberto Fino, Tiziana Revelli, Ugo Sturlese, Carmelo Noto e Silvia Cina, hanno puntato tutti l’attenzione soprattutto sulle doti umane di Pittari, sulla schiettezza, la chiarezza e la spontaneità.
Sturlese, inoltre, si è anche dimostrato eventualmente disponibile a una sostituzione nel suo ruolo di vicepresidente del consiglio, “specie se fosse individuata come sostituto una donna”. La proposta è stata rilanciata anche da Silvia Cina, che ha suggerito di far ruotare la carica di vicepresidente tra le donne del consiglio comunale.
“Non le sto a dire che mi dispiace, perché mentirei – ha sottolineato “Beppe” Lauria nel suo intervento, con Pittari spesso protagonista di schermaglie in sede di consiglio comunale - . Ho accettato più volte che con la sua “incapacità” mi rompesse i piani, ma devo ammettere che ha sempre contribuito a tenere lontani da quest’aula comportamenti faziosi: alcuni suoi predecessori non hanno assicurato lo stesso bilanciamento”.
“Le chiedo scusa per la mia irriverenza, è il mio modo di fare politica. Il suo ruolo l’ha svolto con onestà intellettuale e con onestà intellettuale onora una parola data. Sapevamo già tutti di questo cambio, e spero che il successore svolga il suo stesso lavoro con la stessa capacità di rimanere super partes”.
A conclusione del proprio intervento, Lauria ha anche toccato la notizia – che ha succeduto di poco quella dell’avvicendamento stesso – dell’uscita dalla maggioranza di Alberto Coggiola, consigliere in forza ai Moderati: “Chi ha portato a casa un risultato politico straordinario come quello di tre anni fa dovrebbe darne contezza”.
L’ultimo intervento prima della votazione è andato al sindaco Federico Borgna. “In sette anni e mezzo ho collaborato con tre diversi presidenti del consiglio, ed è bello vedere come ogni persona condizioni l’esercizio di un ruolo così dedicato. Lei l’ha fatto con un tratto umano molto marcato, siculo-cuneese, vero e genuino”.
“Le considerazioni politiche richieste dal consigliere Lauria credo siano fuori luogo, in questo momento. Ma non mi sottraggo al confronto con i Moderati, per ora avvenuto solo a mezzo stampa: prendo atto e valuto la scelta, riconoscendo al consigliere Alberto Coggiola onestà intellettuale e passione civile, al netto di alcune divergenze. La politica è un lungo cammino, fatto anche di inciampi e biforcazioni”.
La parola, poi, è andata al neo eletto presidente del consiglio comunale.
“Voglio prima di tutto ringraziare chi mi ha preceduto e chi mi ha assicurato fiducia. E, alla minoranza, assicuro che avrò la stessa attenzione dimostrata da Antonino. Sono stato assessore per lungo tempo, anni bellissimi che mi rimangono nel cuore e che mi hanno fatto crescere molto nei rapporti con le persone, cercando di avere quell’umiltà che non ti fa pensare di avere sempre ragione ma anche l’autorevolezza di motivare le tue scelte. Non sempre sono riuscito a farlo ma questo percorso mi ha dato molto e mi ha portato ad amare sempre di più la mia città”.
“Oggi inizia un nuovo capitolo del mio impegno politico, che assume un significato diverso. Mi appresto ad assumere questo incarico con il massimo dell’onestà e del rispetto possibile e prometto che la mia appartenenza a una precisa lista non sarà mai d’intralcio alla mia attività come presidente del consiglio comunale: nessuno dovrà sentirsi privato della possibilità di espletare al meglio il proprio mandato”.
“Abbiamo il dovere di adoperarci al massimo perché il nostro amministrare sia il più possibile vicino alla cittadinanza - ha concluso Spedale - . Chiedo a me stesso e a tutti voi, quindi, di ritornare al primo e genuino entusiasmo per la cosa pubblica, così da dare dignità e valore al nostro servizio. Dobbiamo comunicare e dimostrare con i fatti che amministrare è un compito affascinante, mai essere pessimisti e lavorare sempre a favore del dialogo in direzione dei cittadini”.
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