Dopo 40 giorni sono finiti gli arresti domiciliari per il sindaco di Triora Massimo Di Fazio. Il provvedimento è stato notificato venerdì scorso, in seguito alla richiesta presentata dagli avvocati Alessandro Moroni e Simona Bertoldo.
Il fermo del primo cittadino non era passato in sordina, lo scorso 2 dicembre. Di Fazio rimane indagato per bracconaggio e porto illegale di arma da fuoco. Una vicenda che riguarda la sfera privata e non il ruolo amministrativo istituzionale ricoperto nel paese delle streghe. Il provvedimento restrittivo aveva comportato alcune conseguenze dirette nel borgo della valle Argentina. Di Fazio, in questo periodo, non ha più potuto assolvere alla sua funzione di sindaco, passata al vicesindaco, Giovanni Nicosia.
Nella notifica del ritiro dei domiciliari è stato anche inserito l'obbligo di dimora in Valle Argentina, Val Roya o comuni costieri, con il divieto per le altre valli. Il prossimo passo riguarda il reintegro di Di Fazio come primo cittadino. La Prefettura, a stretto giro, dovrebbe emanare il provvedimento di revoca legato alla misura restrittiva domiciliare che aveva colpito il sindaco.
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